IO mi chiedo: come si fa a sperare in un mondo migliore dopo aver assistito a certe scene? Tutti ci siamo lamentati, ci lamentiamo o ci lamenteremo prima o poi perchè il mondo di oggi è popolato da un'orda di maleducati a parer di tutti molti di piu rispetto al tempo dei nostri avi (pur non avendolo vissuto). Ma perchè? Eppure la scolarizzazione dovrebbe dare i suoi frutti!!! E la subcultura della televisione, bè...non sarà un granchè ma almeno mostra come si dovrebbe star seduti a conversare o tenta almeno di insinuare nelle nostre menti attraverso un mare magnum di programmi di ogni tipo che esiste un modo più o meno corretto di educare i propri figli, di vestirsi, di apparecchiare la tavola, di mangiare insomma di riuscire a stare in compagnia di altre persone senza rendersi insopportabili!!! Perchè allora gli esseri incivili aumentano? Chi è il colpevole? Oggi forse sono riuscita in parte a rispondere a questa domanda: I GENITORI!!! E in particolare ahimè le mamme, categoria alla quale anche io appartengo. Un bambino che ulula e salta in ogni angolo di un ristorante frequentato da altra gente deve essere tenuto sotto controllo!!! Avrà bisogno di attenzione? Di affetto? Di rassicurazione? Di un bello schiaffo? Io non lo so... il figlio è tuo e tu dovresti conoscerlo...so soltanto che almeno dovresti alzare dalla sedia quel bel culo in jeans firmati per andarti a chiedere quale necessità debba soddisfare tuo figlio.
Purtroppo esistono dei nuovi clichè: i padri di oggi sono buoni, sono premurosi, non gridano più, non usano più quello sguardo che in un attimo metteva tutti a tacere altrimenti un minuto dopo partiva il cieffone... oggi sono i "mammi" (che io fossi un uomo potrei anche mordere a sentirmi chiamare così) che si lasciano offendere e picchiare dai bambini e pensano di calmarli minicciandoli: "dopo in macchina io e te parliamo"...e capirai!?!. Le mamme di oggi invece sono tutte manager, anche se fanno le casalinghe sono manager di se stesse, dei loro figli e della casa: non cucina più nessuno, non si stira nè si lava più (esiste una signora delle pulizie praticamente per quasi tutte le famiglie italiane), spesso ci vestiamo in modo indecente (dove sono finite le belle mamme eleganti degli anni '50,'60, '70) tanto che a malapena si distinguono le figlie dalle madri; ciononostante non c'è più tempo: le chiacchiere e il caffè della mattina con le altre mamme, la palestra, la spesa, il compito dei figli, i regali per i compleanni del fine settimana o tutte le distrazioni che ogni periodo dell'anno ormai riserva (Halloween, Natale, capodanno, carnevale, Pasqua) e così via una miriade di altre piccole cose che ci tengono impegnate incessantemente. Tutto questo in parte lo si fa anche a nome dei bambini ...ma i bambini? Per loro non c'è più tempo, o almeno il tempo viene usato per fare i compiti, per scarrozzarli a destra e manca ai vari corsi di ogni tipo, per lavarli e poi la sera tramortiti li piazziamo davanti a un televisore per farli riposare un pò. E così vola l'infanzia e la vita. Ma in tutto questo bailam manca il tempo per ascoltarli e per conoscerli, loro crescono e cambiano ma noi non li seguiamo più, stiamo sempre con loro ma spesso non li conosciamo, concediamo loro pochissimo tempo vero e nonostante tutto siamo stanche, talmente stanche di aver fatto tutto (e niente) che poi le cose importanti le lasciamo correre e ogni buona occasione per insegnar loro qualcosa non la cogliamo più.
Ecco che allora si verifica la scena del ristorante: bambini che urlano e si azzuffano mentre i genitori tranquilli ridono e bevono con gli amici. Poi il cameriere fa capire loro che è troppo e i genitori si offendono, stanno sulle difensive: ma sono solo dei bambini. Appunto!!! Allora parlaci tu!! Ma parlaci davvero, chinati faccia a faccia a dirgli come ci si comporta in un luogo pubblico oppure la prossima volta fatti due domande e poi lasciali a casa invece di far subire loro (e a noi!!!) un pranzo di tre ore in un posto dove in teoria non potrebbero muoversi. Meno di un mese fa ho sentito alla radio una notizia che ha fatto scattare subito una grossa polemica: un ristoratore di Roma ha affisso un cartello sulla porta che vietava l'ingresso ai bambini. Perchè si deve arrivare a questo punto? Sinceramente la cosa pur comprensiva che sia mi sembra un tantino esagerata...non proprio tutti sono così e poi in fondo la colpa non è proprio dei bambini!!! Io invece opterei per una bella lista sul libro nero: un registro web dove i ristoratori segnano nomi (e cognomi!) di gente incivile che siede alle loro tavole in modo che non i bambini vengano esclusi ma i loro genitori che con la loro pigrizia e apatia arricchiscono il mondo di una nuova classe di adulti maleducati e veramente insopportabili.